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Il Consiglio Regionale
ANDI del Veneto nella seduta del 22 maggio 2000 ha approvato alla
unanimità il seguente
DOCUMENTO
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Durante l'Assemblea
Nazionale Ordinaria dei Delegati tenutasi a Roma il 29 aprile 2000 il
Presidente Nazionale dott. Paolo Amori ha chiesto la fiducia
all'Assemblea sul suo modo di operare, facendo esplicito riferimento
alla condivisione delle scelte Sue e dell'Esecutivo Nazionale anche in
merito ad argomenti e problematiche non presenti nelle Relazioni inviate
a tutte le Province nei tempi stabiliti dallo Statuto. Pertanto i
Delegati Provinciali che avevano avuto mandato dalle sezioni di
esprimersi sulla relazione finanziaria e su quella del Presidente
nazionale non avevano né conoscenza delle decisioni prese
dall'Esecutivo Nazionale né titolo per valutare questi nuovi fatti.
Invece, ai Delegati è stato richiesto espressamente e forzosamente, da
parte del Presidente di Assemblea e con il consenso del Presidente
nazionale, di esprimersi in merito a decisioni non contenute nelle
suddette Relazioni per avvallare, con un unico voto, anche ciò che non
era all'ordine del giorno della Assemblea. Si è trattato di una palese
e sostanziale violazione delle regole che ci siamo dati come
Associazione.
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L'avere posto al
centro della discussione assembleare la candidatura del dott. Malagnino
a vicepresidente dell'ENPAM, ci vede molto critici, non per valutazioni
di merito sulla persona, ma per il fatto che la scelta non è stata
frutto di un percorso iniziato durante le Assemblee ed i Consigli
provinciali e perché il nome del candidato è stato, di fatto, imposto.
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Riteniamo che questa
candidatura, al di là del nome, debba essere ampiamente criticata nel
metodo, per il fatto che una nomina ad una carica così importante, in
un Ente come L'ENPAM, che ha il delicatissimo compito di amministrare la
nostra previdenza e quella di tutti i medici italiani, dovrebbe essere
sostenuta da tutti gli organi dell'Associazione. Siamo inoltre assai
perplessi perché neppure il Consiglio di Presidenza è stato chiamato a
valutare la scelta dell'Esecutivo, mortificando, in tal modo, una
partecipazione che si ritiene necessaria rispettare per chiunque, a
qualsiasi livello, diriga l'associazione.
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Nelle recenti elezioni
FNOMCeO, la mancanza di consenso in termini elettorali nei confronti del
dott. Malagnino, potrebbe porre la nostra Associazione in
contrapposizione con larga parte dei Presidenti Provinciali di
Commissione Albo Odontoiatri, che perderebbero credibilità di fronte ai
propri elettori e, soprattutto, nei confronti dei Presidenti degli
Ordini Provinciali. La decisione di esporre l'ANDI ad un secondo scontro
elettorale che aveva già sancito la divisione all'interno
dell'Associazione, ci fa ritenere doveroso criticare la scelta
dell'attuale Esecutivo Nazionale che ancora una volta percorre un metodo
volto ad aumentare una conflittualità quanto mai inutile e pericolosa
per l'operatività dell'Associazione.
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In tempi in cui
l'Antitrust mette in dubbio la credibilità degli Ordini che agirebbero
sotto la regia delle associazioni e quindi a difesa solo di interessi
della categoria, ci preoccupa vedere il Presidente Nazionale cercare
capri espiatori con finalità destabilizzanti per giustificare le scelte
elettorali dei Presidenti di Commissione Albo Odontoiatrico, cui non si
è permesso di esprimere un voto diverso da quello voluto dall'Esecutivo
nazionale che non ha compreso che solo la credibilità e l'autorevolezza
generano consenso. Di fatto le dirigenze periferiche dell'ANDI non
sempre sono sovrapponibili alle Presidenze delle Commissioni
Odontoiatriche. Invece di colpevolizzare chi non ha potuto o voluto che
il suo Presidente di Commissione seguisse pedissequamente le direttive
del Nazionale, dovremmo interrogarci sull'incapacità di proporre una
lista in grado di raccogliere maggiori consensi.
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Infine stigmatizziamo
l'operato del Presidente dell'Assemblea Nazionale che, in dispregio di
ogni regola statutaria, ha permesso che i Delegati esprimessero il
proprio voto su proposte non contenute nell'ordine del giorno. Si
ricorda che il Presidente dell'Associazione aveva pieno titolo di
comunicare, come presa d'atto di una decisione dell'Esecutivo, la
candidatura alla VicePresidenza ENPAM, ma certo questa non poteva essere
oggetto di attività deliberativa. Si rammenta altresì al Presidente
dell'Assemblea che l'uso improprio della voce "varie ed
eventuali", inserendo argomenti che non abbiano nesso di
consequenzialità o di accessorietà con gli argomenti all'ordine del
giorno, anche se con il consenso unanime dei presenti, rende possibile
l'invalidazione dell'Assemblea e di questo sarebbe da ritenersi
responsabile il Presidente della stessa.
Il Presidente Regionale
Il Segretario sindacale Regionale
dott. Piero Rossi
dott. Domenico Del Monaco
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