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ODONTOPAGE
ANNO III
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Privacy
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Apriamo
questo nuovo anno di Odontopage facendo riferimento a una trasmissione di
Raitre "Report", che, nella puntata del 14 u.s. aggiungeva
un'altra pagina alla amena storia del diritto alla privacy in Italia.
Dopo
tutte le battaglie degli ultimi anni e dopo che nei nostri studi, se teniamo
un archivio cartaceo o computerizzato siamo costretti a chiedere
l'autorizzazione ai nostri pazienti, veniamo a sapere che tutti possono
conoscere i nostri dati anagrafici liberamente e facilmente: basta
consultare le liste elettorali, che, per legge, devono essere liberamente
accessibili al cittadino, ma che altrettanto liberamente possono essere
vendute (!) a pubblici e privati.
Proprio in quella trasmissione si vedeva
l'addetta di una banca che selezionava tutti i professionisti di una certa
zona della città, per avere una lista di persone a cui presentare offerte
finanziarie mirate...
Ma non era meglio la vecchia cara 'Selezione' che ci inondava casa di
colorati dèpliant?
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Privacy
? /2
Sullo stesso argomento, ma più vicino a noi che girovaghiamo per la Rete è
l'articolo
di Luca Sofri su Repubblica del 17 u.s. Il giornalista 'ripulendo' il suo
computer da alcuni files vecchi, ne ha casualmente aperto uno con un
programma particolare (detto 'editor esadecimale') che permette di vedere
tutti i caratteri del testo, anche quelli nascosti a un programma diffuso
come Word; grande è stata la sua sorpresa nel vedere che in alcuni file che
gli erano arrivati via e-mail, oltre alle parole normalmente visibili, ce
n'erano altre appartenenti ad altri files presenti sul PC del mittente. In
pratica, ogni volta che si invia sulla rete un file testo, in realtà si
manda un collage di vari testi, che, a volte, possono anche essere
strettamente riservati.
Oltre a consultare l'articolo, vi proponiamo anche un hex
editor
per controllare i file in arrivo e in partenza, con un' avvertenza: noi non
abbiamo trovato niente di anomalo. |
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Decreto
241/00 in materia di radiazioni
Dal
I Gennaio 2001 il D. Lgs 230/95 in materia di radiazioni ionizzanti subisce
sostanziali modifiche approvate con il D. Lgs 241/00. Tale decreto trasforma
il rischio derivante da radiazioni ionizzanti
( UV, Rx, alfa, beta, gamma e neutroni) da protettivo a preventivo,
il che comporta l'obbligo per chi apre un nuovo studio di far valutare
preventivamente tale rischio derivante dal loro utilizzo nell'ambiente di
lavoro. L'esperto qualificato, che dovrà valutare il rischio, rilascerà
apposita relazione scritta, che bisognerà prendere in considerazione quando
si installeranno apparecchi radiografici; qualora emergessero situazioni di
indebite esposizioni nei confronti di operatori, pazienti e vicini di
appartamento, bisognerà chiedere un'autorizzazione preventiva 30 giorni
prima della installazione. La comunicazione di detenzione di apparecchi Rx
rimane identica, ma non bisogna più usare marche da bollo.
Si ricorda che può fare l'Esperto Qualificato un
laureato in Fisica, Chimica o Ingegneria; l'Esperto può inoltre possedere
tre gradi di abilitazione, partendo dal primo, che è il più basso.
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Internet: non solo
virus /2
Come si è visto nella precedente puntata
, oltre ai virus, due sono i pericoli sulla Rete gli Active X, già
trattati, e gli Hackers.
Costoro sono
i responsabili di vari attacchi a grandi Compagnie, non ultima la Microsoft,
in genere solo con lo scopo di penetrare nei loro Computers iperprotetti e
lasciare un messaggio ironico. A volte le loro intenzioni sono più
bellicose e illegali, come carpire segreti industriali.
Quello che ci interessa è che possiamo risultare
involontariamente loro complici con il nostro PC. Nel momento in cui ci
connettiamo al provider, essi possono penetrare nel nostro PC attraverso dei
veri e propri buchi dei nostri programmi di navigazione ('browser') e
impiegare parte del nostro collegamento per indirizzare dati dove vogliono,
fino a mandare in tilt le Aziende, semplicemente 'obbligando' migliaia di
computers nel mondo a spedire una semplice e-mail ad un certo indirizzo
nello stesso istante. In questa maniera un gigante coma Amazon,
il più grande negozio di libri sulla Rete, è rimasto sommerso di ordini
finti, rimanendo bloccato per ore, con conseguenti danni miliardari.
Che fare? La Microsoft,
i cui prodotti sono sempre nel mirino degli attacchi di hackers e virus,
raccomanda di collegarsi spesso col suo sito, in cui si possono trovare le 'patch'
(lett. 'pezze') per tappare i buchi che ogni giorno vengono scoperti nei
loro programmi.
Oltre a questo comincia a essere ritenuto necessario
munirsi di un cosiddetto 'firewall' (='muro di fuoco'), un sistema hardware
(per le Aziende) o software (per utenti domestici) che controlla tutti i
files in entrata e in uscita mentre siamo collegati e ci avvisa di eventuali
tentate intrusioni; basta provarli una volta per vedere a quanti attacchi
deve sottostare il nostro PC quando è on-line.
Da ricordare tra i migliori e più diffusi firewall, ci
sono 'Personal Firewall' della Norton, 'Guard Dog' della MacAfee e 'ConSeal
Pc Firewall' della Signal9.
L'unico problema è che questi programmi, per la loro
funzione di controllo, tendono a rallentare il PC, per cui sono sconsigliati
con processori lenti o con poca RAM.
Da tutto ciò si evince che navigare in Internet con il
PC di studio, dove magari sono raccolti tutti i dati dei pazienti, non è il
modo migliore e più sicuro per passare il tempo. |
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